I test di diagnosi prenatale
Come accennato in precedenza, possiamo suddividere i test per la diagnosi prenatale in due categorie:
Test di screening
- Da effettuare nel I trimestre: DUO TEST
- Da effettuare nel II trimestre: TRI TEST
Entrambi necessitano di un semplice prelievo di sangue per il dosaggio di alcuni ormoni o proteine, le cui variazioni, in eccesso o in difetto, possono darci importanti informazioni sulla probabilità che il feto sia affetto da patologie. - Da effettuare nel I trimestre: TRASLUCENZA NUCALE
E’ un accumulo di liquido a livello del collo nel nascituro che può essere visualizzato ecograficamente. La sua presenza è stata associata ad una più elevata incidenza di malformazioni o sindrome di Down.
Test diagnostici
- Da effettuare tra le 10-12 settimana: VILLOCENTESI
Consiste nel prelevare un piccolissimo campione di placenta (villi coriali) con una puntura per via addominale o vaginale. È una tecnica che ci permette di avere risultati molto rapidi ma vi è un rischio leggermente più alto di aborto rispetto ad altre metodiche. - Da effettuare tra la 15-18 settimana: AMNIOCENTESI
E’ uno dei metodi più utilizzati, viene prelevato ed analizzato un pò di liquido amniotico. Questo esame è particolarmente indicato in caso di patologie genetiche nelle precedenti gravidanze o se uno dei genitori è portatore di malattie genetiche. - Da effettuare dopo la 18 settimana: FUNICOLOCENTESI
Si preleva del sangue fetale tramite la puntura del cordone ombelicale, viene eseguita se è necessario avere informazioni sul DNA del feto ma la gravidanza è in epoca troppo avanzata per poter eseguire l’amniocentesi o ci occorrono informazioni sul sangue del bambino per capire le sue condizioni di salute.
In ogni caso è fondamentale non effettuare tali indagini con superficialità ma essendo consapevoli che nessuna gravidanza è priva di rischi e dunque pronti ad accettare eventuali esiti spiacevoli.