Dal 1980 al 2001 le gravidanze gemellari hanno avuto un incremento del 40% circa. Sempre più coppie infatti, per problemi di sterilità, ricorrono a tecniche di fecondazione in vitro, che si associano ad un’incidenza maggiore di gravidanze gemellari, rispetto al concepimento naturale.
Possiamo distinguere diversi tipi di gravidanza gemellare:
- BIOVULARI (DIZIGOTICA): due ovociti differenti sono fecondati da due spermatozoi differenti; la maggior parte delle gravidanze gemellari rientra in questa categoria. In tal caso i feti possono essere di differente sesso e non sono identici ma si somigliano quanto due qualsiasi fratelli.
- MONOOVULARI (MONOZIGOTICA): un singolo ovocita viene normalmente fecondato da uno spermatozoo, la cellula che ne deriva in seguito si divide portando alla formazione di due gemelli A seconda del momento in cui avviene la divisione, i due feti potranno condividere la placenta e il sacco amniotico o avere ognuno le proprie. Nella maggior parte dei casi i gemelli condividono la stessa placenta ma non il sacco amniotico (gravidanza monocoriale biamniotica).
Molto raramente vi può essere una divisione tardiva ed incompleta che causa la formazione di gemelli congiunti, i cosiddetti gemelli siamesi.
La presenza di una gravidanza gemellare e le sue caratteristiche, mono- o dizigotica, possono essere facilmente valutate con l’ecografia, nel corso del primo semestre di gravidanza.
Nel corso di una gravidanza multipla si possono presentare, con maggiore frequenza, iperemesi gravidica (nausea e vomito), ipertensione, diabete gestazionale, malformazioni e sofferenza fetale. Più spesso si può verificare un parto pre-termine o può essere necessario ricorrere al taglio cesareo. E’ quindi consigliabile intensificare i controlli ecografici e le visite presso il proprio ginecologo, così da monitorare il normale sviluppo dei gemelli ed il benessere sia materno che fetale.